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Bonus e Incentivi Fotovoltaico 2024: una guida per principianti

November 14, 2024

Anche se prossimo a concludersi il 2024, con un sempre più crescente impegno verso la sostenibilità, continua ad offrire una vasta gamma di bonus e incentivi per l'installazione di impianti foto voltaico in Italia, sia a livello nazionale che locale di cui non tutti sono informati.

Questi incentivi mirano a rendere l’energia solare più accessibile, col fine che anche famiglie comuni e piccole imprese possano essere agevolate nel passaggio a fonti di energia più rinnovabili.

E per venire proprio incontro al pubblico generale, Gridshare ha deciso di stilare una semplice guida sul fotovoltaico che raccoglie analisi dei principali regolamenti, normative e requisiti di accesso per sfruttare i benefici fiscali previsti per quest’anno (e non solo).

Prima di iniziare, se ti trovi in questa pagina di consigliamo di leggere la nostra guida al fotovoltaico e tutto quello che c'è da sapere.

Regolamenti e Normative

Per il 2024 non si può che parlare del Bonus Ristrutturazioni, uno dei più grandi e vantaggiosi incentivi fiscali dell’anno.

Disciplinato dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi, anche detto TUIR), prima del 2024, il bonus consentiva una detrazione IRPEF pari al 36% delle spese sostenute, ripartita in 10 rate annuali di uguale importo, con un limite massimo di 48.000 euro per ogni unità immobiliare.

Tuttavia, con ulteriori provvedimenti, tutte le spese di ristrutturazione determinate dalla legge sostenute tra il 26 giugno2012 e il 31 dicembre 2024, si può detrarre il 50% delle spese per l’acquisto e l’installazione dell’impianto, fino a un massimo di 96.000 euro.

Anche in questo caso il risparmio è suddivisibile in 10 rate annuali e tutti i contribuenti, residenti o meno in Italia, possono acquisirlo.

Oltre al Bonus Ristrutturazioni, altre agevolazioni nazionali includono:

•      IVA agevolata al 10%: per l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, anziché l’aliquota standard del 22%.

•     Detrazione IRPEF per interventi di efficientamento energetico: disponibile anche per chi installa batterie di accumulo insieme ai pannelli solari, promuovendo l’autoconsumo.

Scadenze Bonus Ristrutturazioni (oltre il 2024)

È importante sottolineare che alcune detrazioni saranno gradualmente ridotte a partire dal 2025, seppur rimarranno in vigore.

 Prendendo il Bonus Ristrutturazioni come esempio, la detrazione prevista scenderà al 36%, con un limite massimo di spesa ridotto a 48.000 euro, a partire dal 1° gennaio 2025.

Dopodiché, vi sarà un ulteriore calo al 30% previsto peri il 2028.

Pertanto, chi desidera approfittare della detrazione al 50% dovrebbe dunque pianificare i lavori entro il 2024. Tuttavia, non vuoi districarti tra bonus e altre scartoffie burocratiche, Gridshare viene in tuo soccorso: clicca qui per scoprire come.

Bonus e Incentivi Locali e Nazionali per il Fotovoltaico

Oltre agli incentivi a livello nazionale, ci sono tante diverse legislazioni quante sono (più o meno) le regioni italiane.

Ogni territorio, infatti, mette a disposizione agevolazioni specifiche per i residenti.

Un esempio sono la Basilicata e il Friuli Venezia Giulia.

Bonus Fotovoltaico Basilicata

Col bollettino ufficiale 12/BIS del 22 marzo 2024, la Basilicata ha dichiarato di concedere 39milioni di euro a fondo perduto per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili. La copertura finanziaria, distribuita su due anni (15 milioni per il 2024 e 24 milioni per il 2025), rispetta i seguenti criteri:

•      Destinatari: privati e condomini (anche usufruttari) che hanno la residenza nella regione

•      Contributo: fino al 40% per l'acquisto e l'installazione di impianti fotovoltaici (con una potenza di picco non inferiore a 3kW e con una tolleranza del 5%) e batterie di accumulo, con un tetto massimo di 18.000 euro.

•      Scadenza: il bando rimane attivo fino al 31 dicembre 2024, salvo esaurimento fondi.

 Bonus Fotovoltaico Friuli-Venezia Giulia

Già con la legge regione del 9 febbraio 2023, n.1, la regione del Friuli-Venezia Giulia aveva autorizzato lo stanziamento di 190 milioni di euro da dividere nei bilanci del 2023 e del 2024. Con un’ulteriore legge di assestamento, la n.7/2024 del 7 agosto di quest’anno – i 90 milioni di fondi previsti per l’anno corrente sonostati aumentati a 115 milioni. Così facendo, la regione Friuli-Venezia Giulia si è posizionata tra le prime ragione ad aver stanziato negli ultimi due anni il maggior numero di fondi – con un totale che ammonta a 215 milioni di euro complessivi.

I criteri, ovviamente, sono più rigidi e i bandi offerti rispettano dei precisi criteri, tra i quali:

•      Contributo: copertura del 40% delle spese per impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, dopo che gli interventi sono stati ultimati.

•      Importo massimo: fino a 3.000 euro per ogni kW di capacità dell’impianto e fino a 1.130 euro per ogni kWh di capacità di accumulo.

•      Scadenza: fino a novembre 2024 o esaurimento fondi.

Il vantaggio di questi bonus regionali è che spesso sono cumulabili con la detrazione fiscale al 50% del bonus nazionale, portando il risparmio totale fino al 90% della spesa iniziale per chi risiede in queste regioni.

E il superbonus? C'è ancora, ma ridotto!

Il superbonus c’è ancora, ma con un’aliquota ridotta rispetto agli anni precedenti. Introdotto inizialmente come incentivo del 110% per promuovere interventi di riqualificazione energetica, con la Legge di Bilancio 2023 il Governo Meloni ha progressivamente ridotto le agevolazioni.

Nel 2023, l’aliquota era già scesa al 90%, mentre per il 2024 è stata fissata al 70%, con una prevista ulteriore riduzione al 65% nel 2025. Anche il fotovoltaico può beneficiare di queste agevolazioni, ma solo come “intervento trainato”, quindi in abbinamento a lavori principali come l’isolamento termico o la sostituzione degli impianti di climatizzazione.

Requisiti per Accedere al Bonus Fotovoltaico

Per poter usufruire del bonus fotovoltaico e degli incentivi locali o nazionali, è fondamentale rispettare specifici requisiti:

•      Contribuenti IRPEF: i bonus sono riservati ai soggetti passivi IRPEF, come proprietari di immobili, usufruttuari, nudi proprietari, comodatari e locatari.

•      Titolarità della spesa: il richiedente deve essere intestatario delle fatture per la fornitura e installazione dell’impianto e deve sostenere personalmente la spesa.

•      Tipologia di intervento: l’installazione del fotovoltaico deve riguardare immobili residenziali, inclusi condomini, ed è valida sia per la prima casa che per le abitazioni secondarie.

•     Modalità di pagamento: i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico parlante, che consente la tracciabilità e indica specificamente la normativa di riferimento, il codice fiscale del beneficiario e quello del fornitore.

È importante sottolineare che l’agevolazione può essere richiesta anche per interventi di installazione su parti comuni dei condomini, a patto che il codice fiscale del condominio e dell’amministratore siano indicati nei documenti.

Documenti Necessari per il Bonus

Per accedere alle agevolazioni per il fotovoltaico, è indispensabile preparare e trasmettere entro 90 giorni dalla fine dei lavori una serie di documenti che attestino la conformità dell’intervento:

1.   Bonifico parlante: deve includere la causale del pagamento con indicazione della normativa di riferimento, il codice fiscale del richiedente e quello dell’azienda che effettua l’installazione.

2.   Attestato di Prestazione Energetica (APE): è richiesto per molti interventi di efficientamento energetico e deve essere emesso da un tecnico abilitato.

3.   Scheda tecnica e descrizione dell’impianto: questi documenti devono descrivere le caratteristiche dell’impianto e la sua conformità alle normative vigenti.

4.   Dichiarazione di conformità dei lavori: fornita dall’installatore, certifica che l’impianto rispetta i requisiti per l’accesso al bonus e la congruità delle spese.

Nel caso di lavori su parti comuni condominiali, occorre anche il codice fiscale del condominio e dell’amministratore che ha effettuato il pagamento.

Il Futuro: Comunità Energetiche e Decreto FER-X

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono una delle innovazioni più promettenti per il futuro della produzione e condivisione dell’energia in Italia.

Riconosciute dal D.Lgs. 199/2021, queste comunità sono un insieme di partecipanti dalle più vaste categorie sociali (amministrazioni comunali, cittadini privati, piccole e medie imprese, enti di ricerca, etc…) che condividono un’ideale: sostenere il pianeta con energie rinnovabili.

Come?

Con la condivisione.

I membri delle CER, infatti, sono sia produttori che consumatori di uno stesso perimetro geografico.

Grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione d’energia elettrica, possono produrre, auto-consumare e condividere energia rinnovabile, come quella solare, attraverso una rete di autoconsumo distribuito.

Vantaggi delle CER:

•      Incentivi economici: i membri delle CER possono ottenere una tariffa incentivante sul consumo di energia rinnovabile riconosciuta dal GSE (Gestore dei servizi energetici – una società per azioni italiana interamente partecipata dal Ministero dell’economia e delle finanze). La cifra è compresa tra €60 e €120 per MWh. Per gli impianti fotovoltaici, invece, è prevista una maggioranza fino a €10/MWh, sulla base della localizzazione geografica dell’impianto.

•      Fondi FERX: attraverso il Fondo FERX, le CER possono ottenere supporto economico per installare impianti e infrastrutture energetiche. L’accesso a questi benefici variano a secondo della grandezza dell’impianto che si desidera costruire. Se la potenza elettrica è inferiore a 1 MW, fino ad un limite massimo di 10 GW, allora sono previsti dei fondi diretti con tariffa fissa di €93/MWh. In caso in cui si superasse il valore definito di 1 MW, allora sarà necessario partecipare a gare al ribasso che verranno bandite fino a tutto il 2028 e che permetteranno ai fornitori in proprio di entrare nel mercato dell’energia elettrica nazionale.

Come aderire: L’iscrizione a una CER è semplice. E' sufficiente compilare un modulo di adesione e presentare un documento d’identità e una bolletta recente. In molti casi, è possibile revocare l’adesione senza penalità.

Le comunità energetiche rappresentano quindi una risorsa chiave per chi desidera ottenere un ritorno economico dall’energia prodotta e condivisa.

E grazie al supporto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), queste soluzioni diventeranno sempre più diffuse.

Il 2024, quindi, è un anno cruciale per chi desidera installare un impianto fotovoltaico e accedere agli incentivi disponibili.

Dai bonus nazionali alle agevolazioni locali, le opportunità per ridurre i costi di installazione sono molteplici e offrono un grande vantaggio a famiglie e imprese che vogliono investire in energia sostenibile.

Non dimenticare di raccogliere tutta la documentazione richiesta e di verificare i requisiti per ciascun incentivo.

Pianificare il proprio impianto entro il 2024 consente di sfruttare al massimo i vantaggi fiscali e di contribuire alla transizione energetica verso un’Italia più verde.