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Comunità energetiche (ultime norme e novità 2025)

12/2/2025

Le comunità energetiche sono un fenomeno sempre più diffuso in Italia, grazie allo sviluppo delle energie rinnovabili e alla crescente consapevolezza ambientale. Ma cosa sono esattamente? E come funzionano?

Cos'è una comunità energetica?

Una comunità energetica è un insieme di persone, aziende o enti che producono, consumano e condividono energia rinnovabile a livello locale. L'energia viene generata da impianti fotovoltaici, eolici o altre fonti rinnovabili e utilizzata direttamente dai membri della comunità. Se la produzione supera il fabbisogno, l'energia in eccesso può essere immagazzinata o ceduta alla rete nazionale.

Le comunità energetiche nascono con l'obiettivo di decentralizzare la produzione energetica, ridurre la dipendenza dai grandi fornitori e favorire un modello più sostenibile ed equo. Grazie alla condivisione dell'energia, si crea un sistema virtuoso che permette di ottimizzare i consumi e ridurre le perdite dovute al trasporto di energia su lunghe distanze. Se vuoi saperne di più, leggi questa guida!

Tipologie di comunità energetiche

Le comunità energetiche possono assumere diverse forme, a seconda della loro struttura e degli obiettivi perseguiti:

- Comunità energetiche residenziali: composte da cittadini che installano impianti rinnovabili per l'autoconsumo e la condivisione dell'energia.

- Comunità energetiche industriali: aziende che si uniscono per ottimizzare i consumi energetici e ridurre i costi operativi.

- Comunità energetiche municipali: iniziative promosse dai comuni per alimentare edifici pubblici e incentivare l'uso di energia rinnovabile.

Esempi di comunità energetiche in Italia

Le comunità energetiche si stanno moltiplicando in tutto il paese. Alcuni esempi:

Magliano Alpi (Cuneo): Prima comunità energetica italiana nata nel 2020 grazie alla collaborazione tra il comune e il Politecnico di Torino. L'energia prodotta alimenta edifici pubblici e abitazioni private.

Torano Lodigiano (Lodi): Comunità realizzata con il supporto di Sorgenia, che fornisce energia pulita a privati ed enti pubblici.

Pinerolo (Torino): Comunità su scala ridotta che alimenta un condominio interamente riqualificato dal punto di vista energetico.

Napoli Est: Un quartiere in trasformazione, dove grazie a un'iniziativa pubblica-privata si sta costruendo una comunità energetica per fornire energia a famiglie a basso reddito.

Bologna - Distretto Pilota: Un progetto sperimentale che coinvolge più quartieri, puntando sulla combinazione di impianti fotovoltaici e batterie di accumulo per massimizzare l'autoconsumo.

Normativa sulle comunità energetiche

In Italia, la regolamentazione delle comunità energetiche è definita dal Decreto Legislativo n. 199/2021, che recepisce la direttiva europea RED II (2018/2001). Questa normativa stabilisce:

Chi può partecipare: persone fisiche e giuridiche, condomini, PMI, enti pubblici, associazioni religiose ed enti di ricerca.

Il modello giuridico: le comunità possono essere costituite come cooperative, associazioni o altre forme giuridiche riconosciute.

Gli incentivi disponibili: contributi proporzionali alla potenza dell'impianto e alla quantità di energia condivisa.

Dal 2025, sono previste ulteriori agevolazioni per incentivare la nascita di nuove comunità energetiche, tra cui sgravi fiscali per le imprese che investono in queste realtà e agevolazioni sui finanziamenti per i cittadini che vogliono aderire.

Benefici delle comunità energetiche

Entrare a far parte di una comunità energetica offre numerosi vantaggi:

Ambientali: riduzione delle emissioni di CO2 e minor spreco energetico grazie alla produzione locale.

Sociali: creazione di reti di collaborazione tra cittadini e sviluppo dell'economia locale.

Economici: risparmio in bolletta e possibilità di guadagno dalla vendita dell'energia in surplus.

Energetici: maggiore indipendenza dal mercato dell'energia e minore vulnerabilità alle fluttuazioni dei prezzi.

Come creare una comunità energetica

Per creare una comunità energetica è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali:

- Identificare un gruppo di soggetti interessati: cittadini, imprese o enti pubblici che vogliono collaborare.

- Definire un modello giuridico: cooperativa, associazione o altro tipo di entità legale.

- Installare un impianto di produzione energetica: fotovoltaico, eolico o altre fonti rinnovabili.

- Richiedere le autorizzazioni necessarie: rivolgendosi agli enti locali e alle autorità competenti.

- Accedere agli incentivi: verificare le opportunità di finanziamento e le agevolazioni disponibili.

Come partecipare con GridShare

Se vuoi sfruttare le possibilità e i vantaggi offerti dalle comunità energetiche in modo semplice, la soluzione ottimale è quella offerta da GridShare.

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Grazie a GridShare, puoi ottenere un rendimento derivante dalla produzione dell’energia, riducendo così la spesa per i tuoi consumi. Inoltre, non è necessario installare un impianto fotovoltaico a casa propria: l'energia prodotta viene gestita dalla comunità e ripartita tra i partecipanti.

Investire in una comunità energetica non solo riduce l'impatto ambientale, ma rappresenta anche una soluzione economicamente vantaggiosa per il futuro.

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