17/6/2025
Negli ultimi anni il crowdfunding si è affermato come uno degli strumenti di finanziamento preferiti dalle startup italiane che operano nella transizione energetica e nello sviluppo di tecnologie sostenibili. Grazie alla sua flessibilità, alla partecipazione diffusa e alla crescente attenzione verso i temi ambientali, questo modello ha permesso la nascita e la crescita di progetti innovativi a basso impatto ambientale.
Per gli investitori, il crowdfunding rappresenta un’alternativa accessibile e potenzialmente redditizia: permette di sostenere direttamente iniziative concrete, anche con piccoli capitali, e di ottenere ritorni economici interessanti. Ecco cinque esempi italiani che uniscono tecnologia, sostenibilità e partecipazione dal basso.
Uno dei limiti più rilevanti alla diffusione del fotovoltaico in contesto urbano è di tipo estetico. In molti centri storici o in edifici vincolati, i pannelli solari risultano invasivi e poco compatibili con il contesto architettonico. Per superare questo ostacolo, Sunspeker ha sviluppato una pellicola fotovoltaica decorativa, personalizzabile, da applicare sopra ai pannelli esistenti.
Questa soluzione consente di armonizzare l’aspetto visivo degli impianti solari con l’ambiente circostante, senza ridurne l’efficienza. Sunspeker offre così un ponte tra produzione di energia e valorizzazione estetica degli spazi, aprendo la strada all’installazione del fotovoltaico anche in aree vincolate o sensibili dal punto di vista paesaggistico.
La startup Glass to Power propone un’innovazione radicale: pannelli fotovoltaici trasparenti, perfettamente integrabili all’interno delle finestre degli edifici. Si tratta di un sistema basato sulla tecnologia dei concentratori solari luminescenti (LSC), che convoglia la luce solare ai bordi del vetro, dove viene trasformata in energia elettrica.
Questa tecnologia consente di utilizzare le superfici verticali degli edifici – in particolare nei grattacieli o nelle strutture commerciali – per generare energia pulita senza alterare l’estetica della facciata e senza rinunciare alla luminosità degli interni. Una soluzione che rende il fotovoltaico non solo funzionale, ma anche invisibile.
Green Energy Storage ha sviluppato una tecnologia alternativa alle batterie al litio, basata su molecole organiche come le chinoni. Questi composti, derivati da materiali vegetali, consentono di realizzare batterie più sostenibili, meno costose e più sicure.
Oltre all’aspetto chimico, la startup ha introdotto un sistema di gestione intelligente che utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per monitorare le condizioni della batteria e ottimizzarne le prestazioni. Questo approccio permette di ridurre la manutenzione, prolungare la durata dei dispositivi e migliorare l’efficienza complessiva dei sistemi di accumulo domestico o industriale.
Il modello di Infinityhub si basa sulla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente e sulla promozione della mobilità sostenibile. La startup non si limita a progettare nuovi impianti, ma interviene su edifici e infrastrutture già esistenti per renderli energeticamente efficienti, coinvolgendo i cittadini nel finanziamento dei progetti tramite crowdfunding.
Tra le iniziative più interessanti, quella sviluppata insieme a BYS Italia prevede la costruzione di piste ciclopedonali dotate di pannelli fotovoltaici integrati direttamente nella pavimentazione. Si tratta di una soluzione che produce energia rinnovabile sfruttando una superficie urbana già disponibile, con un impatto ambientale minimo e un forte valore simbolico e sociale.
Il progetto GridShare propone un modello di fotovoltaico condiviso pensato per chi non può installare pannelli solari a casa, ad esempio chi vive in condominio o in affitto. L’idea è semplice: si acquistano quote di un parco solare gestito da GridShare, e si ottiene un ritorno economico proporzionale alla produzione dell’impianto.
Gli investitori non devono occuparsi né dell’installazione né della manutenzione. I progetti di Ceprano e Augusta hanno dimostrato l’efficacia di questo modello, raggiungendo l’obiettivo di raccolta in poche settimane e coinvolgendo centinaia di partecipanti. GridShare rappresenta così una delle formule più inclusive e scalabili per portare il fotovoltaico a una platea sempre più ampia.
Il crowdfunding sta accelerando la transizione energetica in Italia, non solo come strumento finanziario, ma anche come leva di partecipazione collettiva. Progetti come quelli descritti prima dimostrano che innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e coinvolgimento sociale possono viaggiare insieme.
Sostenere questi progetti significa contribuire a un futuro energetico più pulito e accessibile, con la possibilità di ottenere anche un ritorno economico. Il green, in questo caso, non è solo un colore, ma un investimento sul futuro.
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