24/3/2025
Scegliere di installare un impianto fotovoltaico domestico è una decisione che sempre più persone stanno prendendo in considerazione. I motivi? Da un lato, il costante aumento dei costi dell’energia tradizionale; dall’altro, la volontà di contribuire in modo concreto alla transizione energetica verso fonti più sostenibili.
Tuttavia, passare all’azione comporta delle valutazioni pratiche: conviene davvero installare il fotovoltaico in casa? Quanto costa? Ci sono incentivi? Quali ostacoli burocratici si possono incontrare?
Prima di lasciarsi trascinare dall’entusiasmo è importante avere un quadro chiaro di quelli che sono tutti i costi legati all’installazione e alla gestione di un impianto fotovoltaico. Considerando anche quelli che non sono immediatamente evidenti, ma che hanno comunque un peso importante nel “conto” finale.
In particolare i costi del fotovoltaico possono essere compresi in 2grandi categorie:
Da questi costi vanno ovviamente dedotti gli eventuali bonus che possono essere previsti sia a livello nazionale e locale: per esempio le agevolazioni relative all’aliquota IVA da applicare all’impianto e la possibilità di fruire di specifici bonus (come il bonus ristrutturazione oppure il Reddito Energetico), che possono essere legati al reddito famigliare e che hanno sistemi di funzionamento diversi.
È molto importante effettuare questo conteggio, tenendo conto di tutti gli elementi, prima di partire effettivamente con il progetto di installazione di un impianto fotovoltaico. Perché, se i costi sono molto elevati e non si può fruire di particolari incentivi, è necessario valutare bene se procedere con il progetto.
I costi sono un aspetto molto importante da valutare per decidere se installare un impianto fotovoltaico, ma bisogna anche fare i conti con la burocrazia che spesso sembra voler mettere i bastoni tra le ruote a chi intende puntare sulle energie rinnovabili.
Infatti, anche se la normativa prevede che non siano necessarie particolari autorizzazioni, almeno fino a una determinata potenza, questa possibilità rischia di scontrarsi con i vincoli che la legge pone su alcune aree ed edifici caratterizzati da un particolare pregio architettonico o che si trovano all’interno dei centri storici delle città.
Quindi, se l’impianto fotovoltaico viene installato al di fuori di un centro storico o di un’area soggetta a vincoli paesaggistici, non è necessaria nessuna comunicazione. Negli altri casi è invece necessario predisporre una SCIA: in assenza di cui i lavori di installazione vengono considerati abusivi, con tutte le conseguenze del caso.
È importante, prima di procedere con l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico, informarsi su quale classificazione a livello paesaggistico ha la zona di installazione. In questo modo diventa possibile capire come procedere e adattarsi, nel caso siano presenti, alle indicazioni particolari date dalla normativa in materia.
C’è poi un altro rischio legato all’installazione di un impianto fotovoltaico, rischio di cui raramente si sente parlare, ma che può essere fonte di diversi problemi: quello di uno scarso rendimento
Per quanto un impianto fotovoltaico sia stato installato “a regola d’arte” e utilizzando componenti di alta qualità, c’è sempre il rischio che il suo rendimento sia minore di quanto previsto: e questo incide necessariamente sulla lunghezza del periodo necessario per ammortizzare il costo dell’impianto stesso.
Lo scarso rendimento può dipendere da situazioni contingenti: per esempio, la mancata pulizia dei pannelli e le condizioni atmosferiche (caldo e freddo eccessivo incidono sul perfetto funzionamento dell’impianto).
Altre cause dello scarso rendimento possono dipendere dai disturbi di rete o da malfunzionamenti delle singole parti dell’impianto (per esempio l’inverter). Senza dimenticare che, nel corso degli anni, si assiste a un invecchiamento dei pannelli fotovoltaici, che perdono efficienza.
Inoltre, il fatto di trovarsi in una zona dove l'irraggiamento solare è scarso, può portare a una diminuzione di rendimento anche in un impianto nuovo. Per esempio, se di fronte ai pannelli si trovano delle piante, degli alberi o altri edifici che producono un ombreggiamento importante, la resa dell’impianto sarà molto minore del previsto.
Bisogna tenere conto di tutti questi fattori nel momento in cui si decide di installare un impianto fotovoltaico. Ma esiste anche una soluzione alternativa, molto semplice da mettere in atto e che permette di bypassare queste problematiche.
Se installare un impianto domestico risulta complicato o non conveniente, c’è un’alternativa semplice ed efficace: il fotovoltaico condiviso.
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