15/5/2025
Hai pensato di installare un impianto fotovoltaico per la tua abitazione? Ottima idea: riduce i costi in bolletta e aiuta l’ambiente. Ma tra permessi, vincoli strutturali e costi iniziali, non sempre è possibile farlo davvero.
Magari vivi in un condominio, oppure non hai a disposizione uno spazio esposto correttamente al sole. O forse, più semplicemente, non vuoi (o non puoi) sostenere l’investimento necessario per acquistare pannelli, inverter e batteria.
La buona notizia è che oggi non è più necessario rinunciare al fotovoltaico. Esiste una soluzione concreta, accessibile e “chiavi in mano”: si chiama fotovoltaico condiviso, ed è anche una forma d’investimento sostenibile e innovativa. Un esempio? I progetti realizzati da GridShare, che permettono a chiunque di partecipare a un parco solare, anche con un investimento minimo di 500 euro.
Il fotovoltaico condiviso consente di accedere ai benefici dell’energia solare senza dover installare fisicamente un impianto. In pratica, si acquistano quote di un parco solare – solitamente in fase di realizzazione o già operativo – che producono energia e generano ricavi, redistribuiti proporzionalmente tra gli investitori.
A gestire tutta l’operazione (costruzione, manutenzione, connessione alla rete, gestione fiscale) è la società promotrice, come nel caso di GridShare. L’utente, dopo aver acquistato una o più quote, non deve occuparsi di nulla: non serve spazio, permessi o burocrazia. Ma riceve comunque i benefici, sia economici che ambientali.
Il modello dei parchi solari condivisi offre vantaggi concreti rispetto a un impianto domestico:
A differenza del classico fotovoltaico domestico, dove i tempi di rientro possono allungarsi anche per 10-12 anni, con il fotovoltaico condiviso i rendimenti possono iniziare da subito (soprattutto se l’impianto è già operativo) e sono spesso più stabili grazie a tariffe incentivanti.
Partecipare a un progetto di fotovoltaico condiviso è come possedere un “impianto virtuale”, ma con la stessa efficienza di un sistema fisico. I progetti vengono costruiti con materiali e tecnologie di alto livello: pannelli di nuova generazione, inverter intelligenti e sistemi di monitoraggio avanzati.
Il vantaggio? Costi di ingresso molto più bassi rispetto a un impianto residenziale e nessun rischio tecnico o operativo. E grazie al monitoraggio digitale, ogni investitore può controllare produzione, rendimento e risparmio di CO₂ in tempo reale, da un portale dedicato.
In un contesto in cui l'energia costa sempre di più e la transizione ecologica è una priorità, il fotovoltaico condiviso rappresenta una soluzione smart:
E grazie a piattaforme come CrowdFundMe, l’investimento è semplice, completamente online, e accessibile anche con cifre ridotte.
Non hai un tetto? Non è un problema. Il fotovoltaico condiviso ti permette di entrare nel mondo dell’energia solare senza installare pannelli, affrontare burocrazia o sostenere spese elevate. È una soluzione “chiavi in mano”, che unisce risparmio, sostenibilità e rendimento.
Scegliere progetti come quelli di GridShare significa partecipare all’innovazione energetica del Paese, con uno sguardo al futuro – e anche al portafoglio.
Posso avere il fotovoltaico se vivo in condominio?
Sì, ma non sempre è semplice. Serve l’approvazione dell’assemblea condominiale e l’uso di spazi comuni, come il tetto.
Come funziona il fotovoltaico nei condomini?
Deve essere installato sulle parti comuni e approvato con almeno il 50% dei millesimi. Le spese e i benefici vengono ripartiti secondo quanto deciso in assemblea.
Posso installare un impianto solo per il mio appartamento in condominio?
Sì, se usi una parte esclusiva (come un terrazzo privato). In quel caso non è obbligatorio il permesso dell’assemblea, ma serve rispettare estetica e sicurezza dell’edificio.
Esistono soluzioni fotovoltaiche senza permessi?
Sì: i mini impianti da balcone, che puoi installare senza autorizzazioni. Tuttavia, il rendimento è molto inferiore rispetto a un impianto classico o a un parco condiviso.
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