Fotovoltaico condiviso: quali possibilità ci sono oggi?
Cosa sono e come funzionano le diverse soluzioni di fotovoltaico condiviso: una breve guida per orientarsi
Negli ultimi anni, il tema dell’energia rinnovabile è diventato sempre più centrale, anche in Italia. Con l’aumento dei costi energetici e la crescente sensibilità ambientale, molte persone si stanno chiedendo: come posso partecipare alla transizione energetica, anche se non posso installare un impianto sul mio tetto?
La risposta può essere il fotovoltaico condiviso: un modello che permette di accedere ai benefici dell’energia solare anche in assenza di spazio, risorse tecniche o capitale elevato. E grazie a piattaforme come GridShare, oggi questa soluzione è più semplice, accessibile e trasparente che mai.
Cos’è il fotovoltaico condiviso?
Il principio alla base del fotovoltaico condiviso è semplice: più persone partecipano alla realizzazione o gestione di un impianto solare comune, condividendo i costi e benefici legati alla produzione di energia elettrica. È una formula nata per superare i limiti del fotovoltaico tradizionale, spesso inaccessibile a chi vive in condominio o non ha il capitale per un impianto autonomo.
Negli anni si sono sviluppati diversi modelli:
- Impianti fotovoltaici condominiali, installati sulle parti comuni di un edificio;
- Comunità energetiche rinnovabili (CER), gruppi di cittadini o imprese che producono e condividono energia locale;
- Parchi solari condivisi, spesso finanziati attraverso il crowdfunding, che permettono l’accesso all’energia solare anche a distanza.
Fotovoltaico in condominio: vantaggi e limiti
Una delle prime applicazioni del fotovoltaico condiviso in Italia è stata quella condominiale. In questo caso, i residenti decidono insieme di installare un impianto sul tetto del palazzo e di ripartire costi e benefici.
Vantaggi:
- Energia pulita prodotta in loco;
- Risparmio sulle spese condominiali;
- Possibile autoconsumo per le unità abitative.
Limiti:
- Serve approvazione dell’assemblea condominiale (maggioranza qualificata);
- Non tutti i tetti sono idonei (esposizione, spazio, struttura);
- Gestione collettiva complessa (manutenzione, assicurazioni, ripartizione benefici).
Le Comunità Energetiche: un passo avanti, ma con vincoli territoriali
Un’evoluzione naturale è rappresentata dalle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), riconosciute ufficialmente anche a livello normativo. Riuniscono cittadini, imprese e enti pubblici che collaborano alla produzione e consumo di energia solare, anche se non condividono lo stesso edificio.
Funzionamento:
- Un gruppo di persone co-finanzia un impianto su un tetto, un terreno o un capannone;
- L’energia prodotta è usata dai partecipanti oppure venduta alla rete;
- È necessario che i partecipanti siano fisicamente vicini all’impianto (stessa cabina di distribuzione).
Vantaggi:
- Produzione di energia locale e pulita;
- Incentivi economici e fiscali previsti dalla normativa nazionale;
- Maggiore indipendenza energetica.
Criticità:
- Vincolo geografico (non si può partecipare se si abita lontano);
- Burocrazia, progettazione, manutenzione e gestione collettiva;
- Richiede una struttura organizzativa solida e tempo da dedicare.
GridShare: la versione semplificata e nazionale del fotovoltaico condiviso
Per superare i limiti di burocrazia, distanza e gestione, nasce un nuovo modello: il fotovoltaico condiviso “chiavi in mano” promosso da GridShare, la nostra startup innovativa che democratizza l’accesso all’energia solare attraverso il crowdfunding.
Come funziona:
- GridShare costruisce o acquisisce parchi solari in luoghi strategici (es. Sicilia o Lazio);
- Gli utenti possono acquistare quote dell’impianto a partire da 500 euro;
- L’energia prodotta viene venduta alla rete, generando rendimenti distribuiti tra i soci;
- Tutta la gestione tecnica e burocratica è a carico di GridShare: l’investitore riceve i benefici senza doversi occupare di nulla.
I vantaggi del modello GridShare:
✅ Zero vincoli geografici: puoi vivere ovunque, non serve essere vicini al parco solare;
✅ Accessibilità economica: investi anche con capitali ridotti;
✅ Tecnologia avanzata: i parchi usano pannelli ad alta efficienza e tracciamento solare;
✅ Sostenibilità reale: i terreni scelti sono in aree dismesse o non edificabili;
✅ Impatto ambientale e sociale: si contribuisce alla transizione energetica del Paese.
Conclusione: energia condivisa, rendimento garantito
Il fotovoltaico condiviso è una risposta concreta alle difficoltà pratiche ed economiche del solare domestico. Tuttavia, le forme più tradizionali (condominiali o comunitarie) comportano ancora ostacoli burocratici, vincoli geografici e complessità organizzative.
Con GridShare, tutto questo viene superato. Il modello è chiaro, scalabile e adatto anche a chi non ha tempo, competenze o spazio. Acquisti quote di impianti reali, benefici dell’energia solare senza installare nulla, e guadagni da un progetto sostenibile e trasparente.
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