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Cos'è l'agrivoltaico e perché sta diventando sempre più importante?

23/7/2025

L’agrivoltaico è una delle soluzioni più promettenti per coniugare produzione agricola e generazione di energia da fonti rinnovabili. In un contesto in cui la crisi climatica impone una gestione più sostenibile del suolo e delle risorse, questa tecnologia si sta affermando come modello virtuoso per il futuro dell’agricoltura e della transizione energetica.

Cos’è l’agrivoltaico

Il termine agrivoltaico indica un sistema che consente la coesistenza tra coltivazioni agricole (o attività pastorali) e impianti fotovoltaici, installati in modo da non compromettere, ma anzi valorizzare, l’utilizzo del terreno sottostante.

A differenza dei parchi solari tradizionali – che spesso sottraggono terreno fertile alle attività agricole – l’agrivoltaico è progettato per ottimizzare sia la produzione di energia che la resa agricola, attraverso soluzioni tecnologiche avanzate e sostenibili.

Come funziona un impianto agrivoltaico

Un impianto agrivoltaico funziona in modo simile a un normale campo fotovoltaico, ma presenta alcune differenze chiave:

  • I pannelli solari sono installati su strutture rialzate, a un’altezza tale da permettere il passaggio di macchinari e l’attività agricola al di sotto.
  • I moduli fotovoltaici sono spesso orientabili e mobili: possono ruotare su uno o due assi per seguire il sole (tracking solare), massimizzando la produzione di energia e regolando l’ombreggiamento sul terreno.
  • L’ombreggiatura controllata è studiata per proteggere le colture da eventi climatici estremi (come ondate di calore o siccità) e limitare l’evaporazione dell’acqua dal suolo.

Due possibili modalità di utilizzo dell’energia prodotta

  • Autoconsumo: l’energia generata viene utilizzata direttamente dall’azienda agricola per le proprie attività, riducendo i costi energetici e migliorando la competitività.
  • Vendita in rete: l’energia prodotta può essere ceduta alla rete elettrica nazionale, generando entrate economiche aggiuntive per l’azienda o per i soggetti che partecipano al progetto.

I principali vantaggi dell’agrivoltaico

Adottare un impianto agrivoltaico comporta numerosi vantaggi, sia per il settore agricolo che per quello energetico.

1. Doppio uso del suolo

L’agrivoltaico consente di utilizzare lo stesso terreno per due scopi complementari: produzione agricola e generazione di energia rinnovabile. Un’ottimizzazione fondamentale in un paese come l’Italia, dove il consumo di suolo agricolo è un problema crescente.

2. Miglioramento della sostenibilità ambientale

  • Riduzione delle emissioni di CO₂ grazie alla produzione di energia pulita.
  • Minore dipendenza dai combustibili fossili, in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica al 2050.

3. Recupero di terreni abbandonati

L’agrivoltaico può rappresentare un’opportunità per riqualificare aree agricole incolte o marginali, trasformandole in spazi produttivi a basso impatto ambientale.

4. Protezione delle colture

I pannelli, grazie alla loro ombreggiatura parziale e controllata, aiutano a:

  • Ridurre l’evaporazione dell’acqua irrigua.
  • Proteggere le piante da stress termici, grandinate o venti forti.
  • Favorire una microclima più stabile, utile soprattutto nelle regioni meridionali o in aree soggette a siccità.

5. Innovazione agricola e competitività

Integrare un impianto agrivoltaico significa anche:

  • Investire in tecnologie avanzate per l’agricoltura di precisione.
  • Migliorare la gestione delle risorse idriche e dei fertilizzanti.
  • Rimanere competitivi in un mercato agricolo sempre più esigente in termini di sostenibilità.

Agrivoltaico: esistono dei rischi?

Nonostante i numerosi vantaggi, l’agrivoltaico presenta alcune criticità potenziali, che è necessario considerare con attenzione.

Il rischio di competizione nell’uso del suolo

Uno dei principali timori è che la presenza dei pannelli fotovoltaici ostacoli o limiti la produttività agricola. Questo rischio esiste, ma può essere ampiamente mitigato con una progettazione intelligente.

Le buone pratiche progettuali per evitare conflitti

  • Utilizzo di supporti rialzati e distanziati.
  • Analisi agronomiche preventive, per valutare l’impatto sulle colture.
  • Monitoraggio continuo del rendimento agricolo ed energetico.

Quando correttamente implementato, l’agrivoltaico non è in competizione con l’agricoltura, ma rappresenta una forma evoluta di agricoltura integrata.

Agrivoltaico e agrisolare: differenze da conoscere

Spesso i termini agrivoltaico e agrisolare vengono usati come sinonimi, ma in realtà indicano due modelli distinti.

Cos’è l’agrisolare

Il sistema agrisolare prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di edifici agricoli già esistenti (stalle, fienili, magazzini, serre). È una soluzione molto diffusa grazie ai contributi pubblici e agli incentivi previsti dal PNRR.

Differenze chiave con l’agrivoltaico

AgrivoltaicoAgrisolarePannelli installati a terra, su strutture elevatePannelli installati su tetti di edifici agricoliCompatibile con coltivazioni e allevamentiNon richiede uso diretto del suolo agricoloRichiede progettazione agronomica integrataSi basa su strutture già esistenti

Entrambe le soluzioni contribuiscono alla transizione energetica del settore agricolo, ma l’agrivoltaico ha un impatto più diretto sull’uso efficiente del suolo.

Requisiti normativi di un impianto agrivoltaico

Secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale 22 dicembre 2022 e dalle successive linee guida del MASE, un impianto può essere definito agrivoltaico solo se rispetta alcuni criteri tecnici e agronomici.

I principali requisiti sono:

  • Integrazione funzionale tra produzione agricola e produzione energetica.
  • Tecnologie innovative che permettano di monitorare e ottimizzare le prestazioni sia agricole che elettriche.
  • Monitoraggio costante dei seguenti parametri:
    • Rendimento delle colture
    • Risparmio idrico
    • Impatto sull’ecosistema locale
    • Produzione energetica effettiva

Inoltre, i progetti devono garantire l’accessibilità al terreno per le operazioni agricole, e prevedere strumenti di reportistica annuale sull’efficienza agrivoltaica.

Il caso di studio: il campo agrivoltaico di Augusta (GridShare)

Uno degli esempi più interessanti di agrivoltaico in Italia è il progetto realizzato da GridShare nel territorio di Augusta (Sicilia).

Le caratteristiche del progetto

  • Campo solare già attivo, connesso alla rete elettrica nazionale.
  • Struttura compatibile con la coltivazione e l’allevamento sullo stesso terreno.
  • Coinvolgimento diretto di investitori privati tramite una piattaforma di crowdfunding energetico.

Risultati ottenuti

  • Quasi 900.000 euro raccolti in pochi giorni.
  • Ottimo tasso di partecipazione da parte di cittadini interessati alla transizione ecologica.
  • Esempio concreto di sostenibilità ambientale e finanziaria.

Il successo del campo agrivoltaico di Augusta dimostra come questa tecnologia sia già pronta per essere scalata in altri contesti territoriali, con vantaggi tangibili per agricoltori, investitori e ambiente.

Conclusione: l’agrivoltaico è una soluzione strategica per il futuro

L’agrivoltaico rappresenta oggi una delle risposte più efficaci alla crisi climatica e al fabbisogno energetico, specialmente in un paese come l’Italia, ricco di terreni agricoli ma vulnerabile ai cambiamenti climatici.

Grazie alla sinergia tra innovazione tecnologica, produzione rinnovabile e agricoltura sostenibile, l’agrivoltaico si configura come una leva strategica non solo per la decarbonizzazione, ma anche per la valorizzazione del territorio.

Per chi opera nel settore agricolo o energetico, investire in agrivoltaico oggi significa prepararsi al futuro – un futuro in cui energia e agricoltura non saranno più in competizione, ma alleate.