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14/11/2025

Il mercato italiano dell’energia solare sta vivendo una fase di forte espansione, trainata dall’aumento della domanda di energia green, dal miglioramento delle tecnologie fotovoltaiche e dalla crescente attenzione verso investimenti sostenibili. In questo scenario, GridShare continua a distinguersi come uno degli operatori più dinamici del settore. La recente campagna di equity crowdfunding dedicata al parco solare di Donnalucata, in Sicilia, si è conclusa con un successo che conferma non solo l’interesse verso il fotovoltaico di nuova generazione, ma anche la volontà di un numero crescente di investitori di sostenere progetti capaci di generare impatti positivi su ambiente e territorio.
Il risultato della raccolta, chiusa in pochi giorni e con un overfunding significativo, rafforza la posizione della startup nel panorama delle energie rinnovabili. Donnalucata rappresenta infatti il progetto più grande mai sviluppato da GridShare, un impianto a elevata efficienza progettato per massimizzare la produzione energetica e integrarsi con le attività agricole locali attraverso un modello agrivoltaico avanzato.
Una delle ragioni principali del successo del progetto risiede nella scelta del luogo in cui sorgerà l’impianto. Donnalucata, frazione di Scicli in provincia di Ragusa, si trova in una delle aree più soleggiate d’Italia. La media annua di circa 2700 ore di irraggiamento colloca il territorio tra quelli con le condizioni più favorevoli per la produzione di energia fotovoltaica. Per dare un riferimento comparativo, si tratta di un valore superiore di circa il 40 per cento rispetto a zone del Nord come Milano.
Questa caratteristica permette di ottimizzare ogni chilowatt installato, aumentando la produttività dell’impianto e contribuendo alla stabilità dei ricavi nel tempo. In un mercato come quello italiano, dove la variabilità climatica può incidere sui risultati degli impianti rinnovabili, un territorio con un soleggiamento così regolare rappresenta un fattore competitivo decisivo.
Il parco solare di Donnalucata avrà una potenza nominale di 3,3 MW e produrrà circa 6.200.000 kWh all’anno. Questa quantità di energia è sufficiente a soddisfare il fabbisogno elettrico di circa 2000 famiglie italiane. Il dato assume un valore ancora più rilevante se inserito nel contesto nazionale, dove la spinta verso l’autosufficienza energetica e la diversificazione delle fonti è diventata strategica.
L’impianto contribuirà a incrementare la quota di energia solare disponibile nella rete, in un territorio che già oggi svolge un ruolo chiave nell’espansione delle rinnovabili nel Mezzogiorno.
Oltre agli aspetti energetici, Donnalucata si distingue per la scelta dell’agrivoltaico, un approccio che consente di integrare produzione energetica e attività agricole nello stesso terreno. Un elemento tutt’altro che marginale in un’area, come quella ragusana, caratterizzata da una vocazione agricola radicata e da produzioni di qualità.
L’agrivoltaico offre vantaggi concreti sia sul piano ambientale sia su quello economico. Le strutture dei pannelli, installati in modo che il terreno sottostante resti coltivabile, permettono di:
Per avere un termine di paragone divulgativo, si tratta dell’equivalente di circa 3 milioni di alberi piantati. Numeri che confermano l’importanza degli impianti agrivoltaici come strumento per coniugare transizione energetica, tutela del territorio e continuità delle attività rurali.
Per massimizzare la produzione, il progetto utilizzerà tracker monoassiali, dispositivi che seguono il movimento del sole da est verso ovest nell’arco della giornata. Questa soluzione può incrementare l’efficienza dell’impianto fino al 20 per cento rispetto ai pannelli fissi, aumentando l’energia generata senza ampliarne la superficie occupata.
La progettazione agrivoltaica del parco è stata sviluppata in collaborazione con Regran, partner tecnico già coinvolto nel precedente progetto di Ragusa. La scelta di un operatore specializzato garantisce progettazione, monitoraggio agronomico e gestione dell’impianto in linea con le più recenti normative e linee guida del MASE dedicate al settore.
Il successo della campagna di crowdfunding non è dovuto solo agli aspetti ambientali e tecnologici. Il progetto offre anche un’interessante opportunità di investimento, particolarmente adatta ai piccoli risparmiatori alla ricerca di strumenti alternativi rispetto ai prodotti finanziari tradizionali.
Il parco solare di Donnalucata ha ottenuto dal MASE una tariffa incentivata fissa pari a 78,62 euro per MWh per i primi 20 anni di esercizio. Questo meccanismo consente di stabilizzare il flusso di ricavi, riducendo l’esposizione alla volatilità del prezzo dell’energia.
Secondo le stime comunicate agli investitori, i primi ricavi sono attesi dal 2027, cioè due anni dopo la chiusura della campagna. Il rendimento lordo previsto è del 7,5 per cento annuo, destinato a crescere nel lungo termine fino a raggiungere una media stimata del 10,5 per cento sull’intero ciclo di vita dell’impianto (circa 30 anni).
Nel panorama degli investimenti retail, caratterizzato oggi da strumenti a basso rendimento e da un’inflazione che erode la redditività reale, questi valori risultano particolarmente competitivi, pur considerando la presenza dei normali rischi legati a qualsiasi attività imprenditoriale.
Gli investitori che hanno partecipato alla campagna hanno inoltre potuto usufruire delle agevolazioni fiscali dedicate alle startup innovative, che prevedono una detrazione IRPEF del 30 per cento sulla quota investita nella parte di capitale sociale. Un vantaggio che riduce l’esborso effettivo sostenuto dal risparmiatore e migliora il profilo rischio-rendimento dell’operazione.
La campagna, ospitata su CrowdFundMe, ha registrato un’adesione molto ampia, con investitori retail e professionali. Tra questi ultimi figurano Fastweb e Founders Factory, realtà che hanno riconosciuto il potenziale del modello sviluppato da GridShare e hanno deciso di sostenerne la crescita futura. La raccolta si è conclusa con overfunding, confermando la fiducia nel progetto e la crescente attrattività degli investimenti legati al fotovoltaico.
Il progetto di Donnalucata arriva in una fase in cui il fotovoltaico utility scale è destinato a giocare un ruolo decisivo per la sicurezza e l’indipendenza energetica del Paese. Secondo gli obiettivi europei, l’Italia dovrà aumentare significativamente la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2030. Impianti di medie e grandi dimensioni, come quello sviluppato da GridShare, sono fondamentali per raggiungere questo traguardo.
Negli ultimi anni, inoltre, è cresciuto l’interesse verso modelli di investimento diffuso che rendono possibile la partecipazione diretta dei cittadini alla transizione energetica. Operazioni come quella di Donnalucata e in generale degli altri progetti di GridShare mostrano come sia possibile democratizzare l’accesso a progetti di rilevanza industriale, ampliando la platea di soggetti coinvolti e consolidando una cultura energetica più consapevole.